Della ricerca perdite attraverso l’uso di un satellite ve ne abbiamo già parlato più volte. Ma oggi vi sveliamo un ulteriore sviluppo di questa moderna tecnologia, alleata di Alfa nella lotta contro la dispersione idrica.
Proprio sovrapponendo le immagini in arrivo dal satellite, infatti, è possibile monitorare la situazione su tutto il territorio di competenza e, attraverso un algoritmo brevettato, identificare le aree con maggior rischio di sviluppare perdite.
L’intelligenza artificiale, dunque, giunge in nostro aiuto, permettendoci di tenere sotto controllo 4296 km di rete.
E poi? Una volta identificate le zone più “a rischio” si torna ai “vecchi rimedi”: vengono infatti utilizzati gli strumenti tradizionali per accertare la presenza di perdite e per permettere di intervenire con precisione, dove necessario.
“Pensare di monitorare l’intero territorio solo con l’utilizzo del geofono sarebbe impensabile”, spiega Paolo Picone, Process Engineer dell’ufficio Efficientamento Reti di Alfa. “L’utilizzo di queste tecnologie è per noi prezioso e ci ha già permesso di scovare una media di venti perdite in sei settimane”.
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