Le intense piogge di maggio e il grande caldo di questi giorni hanno creato le condizioni ideali per la proliferazione delle blatte.
Questi insetti – rigorosamente amanti del buio, del caldo e perennemente alla ricerca di luoghi umidi – utilizzano le tubature e i pozzetti come ricovero, ma si muovono poi per cercare cibo, raggiungendo anche abitazioni private ed edifici pubblici.
“Fognatura e caditoie stradali sono certo i luoghi privilegiati da questi animali, semplicemente perché molto vicini all’acqua e lontani dalla luce del sole. Ma la loro presenza non è sinonimo di una cattiva gestione della rete” – dice Simone Faggiana della Biosistemi di Gallarate, azienda specializzata in interventi di disinfestazione.
“Capita infatti che le blatte si riproducano velocemente anche in sottotetti o ai piani alti dei condomini. Questo perché attirati per esempio dagli scarti dei piccioni”.
“Dunque”, precisa Faggiana (come già spiegato da Annalisa Berni, responsabile acque reflue di Alfa, qualche giorno fa), “se si registra la presenza di questi insetti, è sbagliato chiamare il gestore idrico. È invece indispensabile contattare aziende specializzate capaci di individuare l’origine del problema e di intervenire con prodotti specifici per la deblattizzazione”.
Infine, occhio ai malintesi: spesso lo scarafaggio viene confuso con il coleottero. Per quest’ultimo, però, non è necessario effettuare trattamenti insetticidi. Bisogna solo attendere il cambio del tempo: con un buon acquazzone, infatti, questi animaletti torneranno nei campi alla ricerca di altri piccoli insetti di cui si nutrono.