IL DIARIO DEI RICORDI DI UN’ESTATE DI FUOCO

Montegrino Valtravaglia è tra i comuni della provincia di Varese che più hanno patito gli effetti della siccità: indispensabile, oltre all’introduzione dei razionamenti idrici, l’arrivo delle autobotti
Debora Banfi

Debora Banfi

L’anno dei record, come lo ha definito il Centro Geofisico Prealpino: il più caldo, il più secco, il più soleggiato dal 1967, quando a Varese hanno preso il via le rilevazioni metereologiche. Dimenticare il 2022 sarà impossibile, soprattutto per chi vive al nord della provincia dove, a causa dell’assenza di piogge, nei mesi estivi, si è arrivati anche al razionamento dell’acqua.

Montegrino Valtravaglia è sicuramente tra i comuni che più ha patito gli effetti della siccità: a giugno e a luglio, in particolare, il paese (soprattutto la frazione di Bosco) è rimasto letteralmente a secco. Indispensabile, oltre all’introduzione dei razionamenti idrici, l’arrivo delle autobotti, che hanno rifornito di acqua potabile l’acquedotto.

Fondamentale la sinergia tra Alfa – Amministrazione comunale – Vigili del Fuoco e Protezione Civile, che ha garantito il rifornimento dell’acquedotto e ha scongiurato ulteriori ripercussioni sulla popolazione.

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