È GIÀ ALLARME SICCITÀ

Fiumi a secco, laghi ai minimi storici e montagne senza neve: dopo un inverno così, ci potrebbe attendere un'estate senza acqua, proprio come l'anno scorso. Alfa corre ai ripari
Nicoletta Poroli

Nicoletta Poroli

Tutti noi possiamo notare come il livello d’acqua dei nostri laghi e fiumi sia al disotto della media, a causa della scarsità delle precipitazioni. Nonostante le piogge delle ultime settimane, infatti, l’equilibrio idrico è rimasto di fatto deficitario.

“Questo inverno è certo anomalo”, spiega Paolo Valisa, meteorologo del Centro Geofisico Prealpino. “Precipitazioni significative mancano dal 9 di gennaio. Soltanto dicembre ha fatto registrare piogge sopra la media. Gli ultimi mesi, invece, hanno portato a una mancanza di acqua di 113 mm: non solo pioggia naturalmente, ma anche neve in alta quota (particolarmente importante per quanto riguarda il bilancio idrico dei mesi successivi, perché ha una fusione rallentata e quindi porta dell’acqua nei fiumi e nei laghi con un certo ritardo e aiuta a sopportare le eventuali carenze idriche estive)”.

PERCHÉ SI PARLA (GIA’) DI DEFICIT IDIRICO 2023

Non è la prima volta che accade: nel corso degli ultimi cinquantotto anni (quelli monitorati dal Centro Geofisico Prealpino) abbiamo avuto altri inverni con poche precipitazioni. Quest’anno, però, la situazione è particolarmente critica e si parla già di siccità estiva, perché alla scarsa piovosità invernale si somma anche il deficit idrico del 50% del 2022.

Lo scorso anno, infatti, i ghiacciai alpini si sono significativamente arretrati e il livello dei laghi Maggiore e Varese è stato sempre sotto la media. Non dobbiamo poi dimenticare un altro fattore meteo che ha aggravato la situazione: il costante aumento delle temperature estive, che ha certamente influito negativamente sulla siccità. Nel periodo giugno-agosto le temperature hanno superato i trenta gradi per ben 56 giorni: un valore molto anomalo per la nostra latitudine e che, se dovesse ripetersi la prossima estate, ci costringerebbe ad affrontare le conseguenze della siccità.

LA DANZA DELLA PIOGGIA

Se anche questa primavera dovesse essere asciutta, proprio come la scorsa, le conseguenze potrebbero essere pesanti”, dice Valisa. Cosa fare, allora? Oltre a sperare che la natura provveda a riportare il giusto equilibrio, regalandoci delle settimane piovose, Alfa sta lavorando con interventi mirati, volti a scongiurare una situazione così drammatica.

(Per scoprire il piano di interventi di Alfa clicca qui)

Immagine Freepik

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Ascolta l’intervista a Chiara Cosco, Responsabile Rilievi, Modelli e Invarianza idraulica di Alfa; e a Filippo Palo, della Flow Science Mediterranea.

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