“WC E LAVANDINI NON SONO DEI CESTINI”

Capita di gettare qualcosa nel WC o nel lavandino di casa senza pensare a cosa potrebbe provocare quel materiale o quella sostanza sull’ambiente. Ne parliamo con Annalisa Berni, responsabile delle acque reflue di Alfa
Debora Banfi

Debora Banfi

L’acqua che esce dagli scarichi delle nostre case, prima di essere restituita all’ambiente, deve essere sottoposta ad un trattamento di depurazione. Di questo processo se ne occupa il gestore del servizio idrico integrato (Alfa per la provincia di Varese), ma tutti i cittadini possono (e devono) fare la loro parte. Basta infatti seguire delle semplici regole che ci permettono di utilizzare al meglio gli scarichi domestici, evitando di danneggiare il corretto funzionamento degli impianti di trattamento e preservando l’ambiente. Vediamo quindi insieme cosa non gettare mai nel WC e nel LAVANDINO:

  • OLIO ESAUSTO

l’olio che usiamo per cucinare e quello già presente negli alimenti confezionati (come ad esempio il tonno in scatola) viene definito ESAUSTO. Va raccolto in un contenitore idoneo e portato all’isola ecologica del proprio comune di residenza. Versando l’olio esausto nel WC, invece, si aumenta il rischio di danneggiare le tubazioni e i sistemi di depurazione dei reflui. L’olio, infatti, è un liquido più denso dell’acqua e non biodegradabile, e potrebbe otturare il lavandino: questo perché i grassi vegetali che contiene si depositano sulle pareti dei tubi di scarico e diventano “colla”, trattenendo altri residui alimentari e impedendo all’acqua di scorrere regolarmente;

  • RESIDUI SOLIDI

Tovaglioli di carta, cotton – fioc, assorbenti, profilattici, mozziconi di sigaretta, fondi di caffè e residui di cibo possono ovviamente aumentare il rischio di intasamento delle tubazioni. Questo materiale arriva spesso fino alle griglie degli impianti di depurazione, e può perfino comprometterne il funzionamento;

  • SOSTANZE CHIMICHE

Vermicidi, pesticidi, diserbanti e medicinali non devono essere gettati nel WC o nel lavandino. Sono sostanze pericolose che possono determinare problematiche importanti per l’ambiente. “E’ importante educare i cittadini fin dalla più tenera età, insegnando loro a rispettare le regole”, dice Annalisa Berni, responsabile delle acque reflue di Alfa.Piccoli gesti quotidiani, all’apparenza insignificanti, sono invece fondamentali, e possono contribuire concretamente alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda”.

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