Qualità dell’acqua, continuità del servizio, riduzione delle perdite. Su questi tre pilastri si sono fondati i lavori che Alfa ha eseguito negli ultimi mesi e che si sono concretizzati parallelamente agli interventi più o meno emergenziali messi in campo per fronteggiare la siccità dell’ultimo anno e mezzo.
Lavori in parte già previsti da tempo, e in parte avviati sulla scorta di input arrivati dalle tecnologie di settore sempre in evoluzione.
Ne sono esempio due progetti pilota che potrebbero far compiere un ulteriore salto di qualità nella gestione. Il primo riguarda gli impianti attualmente sprovvisti di alimentazione elettrica, dove si stanno sperimentando piccole turbine in grado di generare corrente. Il secondo, invece, è relativo alle sperimentazioni di sonde per il monitoraggio in continuo per alcuni parametri che indicano la qualità dell’acqua.
Più “di routine”, invece, i molti lavori eseguiti sia per garantire sempre un’ottima qualità dell’acqua distribuita (installazione di nuovi impianti di trattamento, revamping di quelli più “datati”, posa di ben 84 colonnine per l’analisi in rete), che per dare continuità al servizio, attraverso, ad esempio, la sostruzione di diverse pompe elettromeccaniche e la realizzazione di interconnessioni tra acquedotti di comuni diversi.
Anche se ormai non si può più definire una novità (Alfa la utilizza da oltre due anni), prosegue la campagna di ricerca perdite con tecnologia satellitare che – insieme alla ricerca sul campo, alla sostituzione dei tratti usurati e all’ottimizzazione delle pressioni nelle tubazioni – ha permesso di ridurre le perdite di rete, “piaga” che affligge praticamente tutti gli acquedotti nazionali.