Ogni volta che riempiamo un bicchiere con l’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case, concludiamo un percorso: un viaggio di chilometri che vede l’acqua partire da una sorgente o dalle falde acquifere presenti nel sottosuolo per arrivare, tramite la rete acquedottistica, fino in città.
Nel dettaglio, l’acqua di falda viene prelevata per mezzo di pozzi che la “catturano” (captazione) dal sottosuolo e la spingono verso l’alto, grazie a delle pompe alimentate elettricamente (a differenza dell’acqua di sorgente, che viene solo prelavata. Si tratta infatti di acqua sotterranea, che quindi emerge naturalmente alla superficie dal suolo).
Dopo la captazione, l’acqua viene filtrata e disinfettata da possibili sostanze nocive o impurità. In questo modo l’acqua diventa potabile, vale a dire priva di batteri che possono danneggiare la nostra salute.
L’acqua potabile è poi accumulata in grandi serbatoi pensili o interrati: vere e proprie riserve che permettono lo stoccaggio e ne garantiscono la continua disponibilità.
A questo punto l’acqua – sotto il costante monitoraggio di sistemi telematici in grado di segnalare istantaneamente eventuali problemi ed anomalie nel percorso – può scorrere liberamente attraverso le migliaia di chilometri di condotte che costituiscono la rete acquedottistica ed arrivare nelle nostre case.
COME L’ ACQUA DIVENTA POTABILE?
Una volta estratta, il primo trattamento consiste nel far passare l’acqua attraverso filtri e sedimentatori che eliminano la sabbia e le sostanze chimiche ed eventuali microrganismi, come ad esempio i fertilizzanti e antiparassitari penetrati attraverso il terreno fino alla fonte.
L’acqua viene quindi disinfettata con il cloro e altre sostanze.
I laboratori di analisi, infine, effettuano un accurato controllo dei parametri previsti dalla Legge, proprio per garantire l’idoneità dell’utilizzo dell’acqua per il consumo umano.
L’insieme di questi processi permette di garantire l’erogazione di acqua potabile di ottima qualità dal punto di vista chimico, microbiologico ed anche organolettico.
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