Dopo gli importanti risultati già raggiunti – sopra tutti la ritrovata balneabilità delle acque – non si ferma l’attività dell’AQST Lago di Varese, cioè dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale che ha per obiettivo la tutela del bacino tanto caro ai varesini e non solo.
Coordinato da Regione Lombardia, che ne è anche il principale finanziatore, l’AQST ha permesso di realizzare negli ultimi anni una lunga serie di interventi finalizzati in primo luogo a prevenire rischi di inquinamento delle acque, tanto da trasformare lo specchio d’acqua dove si riflettono Campo dei Fiori e Sacro Monte da “grande malato” in risorsa naturale nuovamente fruibile e godibile, sia nelle sue acque che lungo le sponde.
ALFA BRACCIO OPERATIVO DEL RISANAMENTO
Protagonista delle attività “sul campo”, il gestore del servizio idrico provinciale Alfa, che ha concretizzato progetti e lavori individuati come necessari e destinati soprattutto all’adeguamento del sistema fognario e depurativo.
A raccontarci le opere più importanti già terminate o in via di realizzazione, riguardanti diversi comuni rivieraschi e per le quali sono stati investiti oltre 3 milioni di euro, è Edoardo Ghizzoni, ingegnere dell’Area Tecnica di Alfa.
CHI PARTECIPA ALL’ AQST LAGO DI VARESE?
Istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni ambientaliste, sono molti i soggetti che siedono al tavolo dell’Accordo Quadro. Ecco l’elenco completo: Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comuni che si affacciano sui laghi di Varese e Comabbio, ARPA, ATS Insubria, Università dell’Insubria, ATO, Alfa Srl, CNR-IRSA, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, Camera di Commercio, Società Cooperativa Pescatori, Consorzio Utenti del fiume Bardello, AIME e le associazioni ambientaliste Legambiente, Amici della terra, FAI, Italia Nostra, Marevivo e Save the Lake.