SANT’ANTONINO TICINO, UN RISPARMIO “DA OSCAR”

Dopo l'installazione del sistema di controllo da remoto di cui abbiamo già parlato negli scorsi giorni, attivata al depuratore di Lonate Pozzolo una nuova coclea da 11 tonnellate. Obiettivo, incrementare efficienza e efficacia dell'impianto
Debora Banfi

Debora Banfi

Paolo Bernini

Paolo Bernini

Ridurre al minimo i costi di gestione, ottimizzando il processo e migliorando la qualità dell’acqua depurata. Sono questi gli obiettivi raggiunti da Alfa con la messa in funzione di una nuova coclea e l’introduzione di un controllore di processo dal suggestivo nome di “Oscar” (di cui vi abbiamo già parlato qualche giorno fa).

“Con l’installazione della coclea (in pratica una “vite di Archimede” NdR) non solo ci siamo adeguati ad una nuova normativa, che impone per l’impianto una capacità di sollevamento dei reflui in ingresso pari a 11.660 metri cubi ora” – spiega Lorenzo Rivolta, dell’Area Tecnica di Alfa – “ma abbiamo anche diminuito notevolmente il consumo energetico. Ora disponiamo di due sistemi di sollevamento iniziale distinti e totalmente separati che ci consentono, in assenza di precipitazioni, di utilizzare uno o l’altro a seconda della convenienza energetica“.

La coclea ha la funzione di sollevare i reflui fognari in arrivo sino alla prima sezione del depuratore. Ha una lunghezza di 13,5 metri, un peso di 11 tonnellate (per portarla all’impianto è stato necessario un trasporto eccezionale) ed è in grado di sollevare 7.150 metri cubi/ora.

Gli interventi rientrano in una più ampia operazione di revamping del depuratore che ha già richiesto investimenti per circa 3 milioni di euro, 500mila per la sola coclea.

Oscar è invece un software che permette di dosare esattamente la quantità d’aria necessaria ai processi di denitrificazione e nitrificazione, passaggio fondamentale per la depurazione dei reflui fognari.

I vantaggi? Costanza e qualità del processo depurativo, notevole riduzione dei costi energetici dell’impianto (del 20% circa) e minore usura delle apparecchiature, che richiederanno meno manutenzione e allungheranno il proprio “ciclo vitale”.

“Il 20% di riduzione dei consumi energetici” – dice ancora Rivolta – “può sembrare poca cosa, ma su un depuratore come quello di Sant’ Antonino Ticino, che serve oltre 370.000 abitanti equivalenti ed è il più grande tra quelli gestiti da Alfa, si tratta di un risultato notevolissimo“.

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