Prendere l’acqua dal lago e immetterle nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile, dopo gli eventuali interventi di potabilizzazione, se necessari. Succede già in molte realtà, compresa la nostra provincia dove, a Leggiuno, una presa lago è da tempo utilizzata per alimentare l’acquedotto. Il tema è riproposto con forza dalla crisi idrica causata lo scorso anno da una persistente siccità; siccità che sembra protrarsi anche nell’anno in corso e rischia di avere conseguenze ancora peggiori.
Per questa ragione Alfa, il gestore idrico della provincia di Varese, sta verificando la possibilità di rimettere in funzione la presa lago presente nel lago Ceresio, inattiva da anni. Già nei prossimi mesi potrebbe riprendere a pompare acqua dal lago per portarla nelle case di Lavena Ponte Tresa, ma il progetto è molto più ambizioso.
Una volta riattivata la presa (che altro non è che una lunga tubazione collegata a delle pompe) e il relativo sistema di potabilizzazione, l’idea è quella di costruire bel 12 km di nuova rete di distribuzione, con 6 punti di fornitura e 4 stazioni di rilancio. Ad essere riforniti d’acqua dal lago non sarebbe più solo Lavena Ponte Tresa, ma anche i comuni di Cadegliano Viconago, Cugliate Fabiasco, Marchirolo e Valganna. La popolazione che ne beneficerebbe ammonta a circa 10.000 persone. Come è ovvio, si tratta di un intervento che richiede tempo e un grosso investimento: oltre 6,5 milioni di euro. Ma è un’altra risposta concreta di Alfa all’emergenza idrica.
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